Ribosio (D-Ribosio): una panoramica completa
Cos’è il D-ribosio?
Il D-ribosio è uno zucchero semplice composto da cinque atomi di carbonio. È una molecola chirale, ossia la sua struttura speculare non è sovrapponibile a sé stessa.
Dove troviamo il D-ribosio?
Il D-ribosio è presente in ogni cellula, in quanto adibito alla produzione di energia sottoforma di ATP (adenosintrifosfato) e presente nell’acido ribonucleico (RNA).
Pertanto, il D-ribosio è presente in molti alimenti, sebbene il quantitativo sia veramente molto basso, insufficiente per il nostro fabbisogno.
Per questo motivo, salvo circostanze particolari, il nostro organismo è in grado di trasformare in maniera efficace il D-glucosio in D-ribosio. Il D-glucosio è lo zucchero più abbondante nella nostra dieta: lo possiamo trovare “libero” come nella frutta, oppure legato a sé stesso o ad altri monosaccaridi per formare altri zuccheri (saccarosio= glucosio+ fruttosio; lattosio= glucosio+ galattosio) o carboidrati complessi (amido=lunghe catene di glucosio).
Pertanto, in condizioni normali, il nostro organismo non ha bisogno di assumere grandi quantità di D-ribosio.
In caso di forti stress però, come nel caso di interventi chirurgici, problemi di salute o sport intensi di lunga durata, il nostro organismo non riesce a soddisfare le aumentate richieste di questo nutriente, in quanto il glucosio viene utilizzato come fonte energetica.
A cosa serve il D-ribosio?
Il D-ribosio possiede differenti funzioni nel nostro organismo.
Viene in parte utilizzato come fonte energetica durante la fase non ossidativa della via dei pentoso fosfati. Questo processo risulta indispensabile per la produzione di glucosio a partire da zuccheri pentosi (5 atomi di carbonio contro i 6 atomi di carbonio del glucosio).
Inoltre, sempre coinvolto nel metabolismo energetico, vi è la produzione di ATP (adenosina trifosfato). L’ATP è una molecola composta da una base azotata (adenina), legata ad uno zucchero (D-ribosio) e a tre gruppi fosforici. La rottura di un legame tra i gruppi fosforici (idrolisi) consente il rilascio di energia spendibile direttamente nel nostro organismo per qualsiasi funzione metabolica.
Il D-ribosio è un elemento fondamentale nel recepire e trasferire informazioni e nella sintesi proteica. L’RNA è un insieme di molecole composte da proteine, lipidi e carboidrati (in particolar modo D-ribosio). L’RNA è coinvolto nel tradurre le informazioni presenti nel DNA, eliminando le parti inutili, mantenendo solamente ciò che serve per sintetizzare nuova proteina. Una volta ottenuto il filamento di RNA contenente le informazioni necessarie, viene inviato nel ribosoma, il quale grazie all’RNA, viene sintetizzata la proteina codificata dal filamento.
Che sia per l’accrescimento muscolare, per il funzionamento del sistema immunitario, la produzione di enzimi o qualsiasi altra funzione del nostro organismo, il D-ribosio indirettamente è coinvolto e quindi necessario affinché tutto ciò sia possibile.
Utile inoltre è l’utilizzo del D-ribosio per proteggere dai danni dovuti alle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Ci sono analisi preliminari condotte su animali che confermano la sua efficacia nel ridurre lo stress ossidativo se sottoposti ad agenti ossidativi (Ogunlade B. et al. 2020 Neurotherapeutic and antioxidant response of D-ribose-L-Cysteine nutritional dietary supplements on Alzheimer-type hippocampal neurodegeneration induced by cuprizone in adult male wistar rat model).
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