Ossido nitrico: la molecola chiave del riscaldamento muscolare

Il muscolo scheletrico è un tessuto altamente plastico che può passare da momenti di (relativa) inattività a momenti in cui il suo consumo energetico aumenta in maniera impressionante. È il caso di quanto avviene durante l’esercizio fisico in cui il muscolo è massimamente impegnato rispetto agli altri organi e può aumentare fino a 30 volte il suo consumo di ossigeno (Egan & Zierath, Cell Metab, 2013). Con tale intremento della spesa metabolica, il muscolo ha quindi impellente necessità che il sangue apporti una maggiore quantità di nutrienti, in particolar modo glucosio e ossigeno, e che vengano smaltite le scorie prodotte durante l’esercizio (es: acido lattico, anidride carbonica, …).
Da ciò si capisce quanto sia fondamentale per l’organismo saper modulare l’afflusso di sangue a tutti i suoi vari distretti, in particolar modo al muscolo. 
E qui entra in gioco l’ossido nitrico, una molecola prodotta fisiologicamente dall’endotelio dei vasi sanguigni nel momento in cui il muscolo sta cominciando a compiere esercizio fisico, che va a stimolare la dilatazione delle arterie che irrorano il muscolo stesso aumentandone il flusso sanguigno. La sintesi dell’ossido nitrico avviene a partire dalla L-arginina, un amminoacido condizionatamente essenziale che viene preso da uno specifico enzima che lo scompone liberando ossido nitrico e producendo anche un’altra molecola, la L-citrullina.
È quindi importante per le cellule che devono produrre ossido nitrico avere un sufficiente quantitativo di L-arginina a disposizione, e un metodo particolarmente efficace per soddisfare tale fabbisogno è non solo apportare all’organismo la L-arginina tramite la dieta, ma anche la L-citrullina. Quest’ultima non può essere utilizzata direttamente per produrre ossido nitrico. Tuttavia, una volta assorbita dalla dieta, viene convertita in L-arginina, aumentando la disponibilità di quest’ultima. Sono altresì importanti anche alcune vitamine, quali la vitamina B3 (niacina) e la vitamina B9 (acido folico), che coadiuvano l’azione dell’enzima coinvolto.
Fattori di rischio che inducono una ridotta sintesi di ossido nitrico da parte dell’organismo sono il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione e la sedentarietà, mentre l’attività fisica ne stimola e ottimizza il rilascio. 
Va infine sottolineato che l’importanza di alcuni nutrienti, oltre che dell’attività fisica, nella sintesi di ossido nitrico non è di interesse solo degli sportivi ma per tutti, in quanto questa molecola gioca un ruolo chiave nella salute di ogni persona. È infatti risaputo che una adeguata produzione di ossido nitrico è alla base di una corretta salute cardiovascolare in quanto ha proprietà protettive nei confronti dell’aterosclerosi (Suhr et al, Int J Mol Sci, 2013) e che una sua insufficiente produzione è alla base di disfunzioni erettili (Cormio et al, Urology, 2011).  
Uno studio recente ha osservato che in atleti i livelli plasmatici di L-arginina aumentavano maggiormente tramite assunzione di un mix di L-arginina e L-citrullina rispetto all’assunzione di L-arginina singola o di L-citrullina singola, dimostrando una sinergia tra i due amminoacidi (Suzuki et al, Biosci Biotechnol Biochem, 2017).

Riassumendo: per un efficace riscaldamento muscolare prima dell’esercizio è fondamentale un corretto funzionamento di tutti quei processi che producono ossido nitrico a livello dei vasi sanguigni che irrorano il muscolo. Ciò è possibile innanzitutto inserendo nella propria routine quotidiana una salutare attività fisica. È inoltre importante fornire un adeguato apporto di quei nutrienti che il corpo utilizza per produrre questa molecola chiave per il funzionamento del muscolo nell’attività fisica, e quindi nella performance atletica.

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Modo d’uso: si consiglia l’assunzione di circa 2 g di arginina prima dell’allenamento, in particolare in combinazione con 2 g di L-citrullina.

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