L-Arginina: l’aminoacido condizionatamente essenziale
Che cos’è l’L-arginina?
L’arginina è uno dei 20 amminoacidi adibiti alla sintesi proteica. È un amminoacido polare basico, con una catena laterale idrofila (si può legare all’acqua).
La scoperta risale al 1886; fu estratto grazie a dei Sali d’argento (in latino argentum), da cui ne deriva il nome.
Nell’essere umano, nei primi mesi di vita l’arginina è un amminoacido essenziale, ossia non siamo in grado di produrne in quantità sufficienti per rispondere al nostro fabbisogno. In età adulta invece, in condizioni di normalità, siamo in grado di produrla partendo da altri amminoacidi in maniera tale da soddisfare le nostre esigenze fisiologiche.
In determinate condizioni però, come forti traumi, digiuni prolungati, operazioni chirurgiche o allenamenti intensi e prolungati, il nostro organismo non riesce a sintetizzarla in quantità sufficienti a far fronte all’aumentata richiesta di questa molecola; pertanto, deve essere assunta con la dieta. Per questo motivo viene considerato un amminoacido semi essenziale.
In che alimenti posso trovare l’L-arginina?
L’arginina è un amminoacido presente in tutti gli alimenti ricchi di proteine. In particolar modo ne sono ricchi la frutta secca, legumi, carne, pesce, uova e latticini.
Mediamente una persona onnivora arriva a consumare 3,4-5g/die con la dieta, mentre la rimanente quota necessaria a raggiungere il fabbisogno giornaliero viene sintetizzata autonomamente a partire da altri amminoacidi.
Non sempre però, il nostro organismo riesce a produrre quantità sufficienti di questo amminoacido, che essendo coinvolto in molte funzioni di diversa natura, ne abbiamo bisogno in grandi quantità.
A cosa serve l’L-arginina?
L’arginina è un amminoacido coinvolto in diverse funzioni metaboliche.
Benché esistano più di 500 amminoacidi conosciuti, solamente 20 di questi sono definiti ordinari, cioè coinvolti nella sintesi di nuove proteine per il mantenimento del nostro sistema immunitario, nella produzione di enzimi digestivi, per i sistemi di trasporto delle molecole e per la formazione della muscolatura.
L’arginina è coinvolta in maniera indiretta nella funzione energetica.
Sebbene in condizioni normali non venga utilizzata come fonte energetica direttamente, questo amminoacido è uno dei precursori della creatina. La creatina è un tripeptide (molecola composta da tre amminoacidi), formato da arginina, glicina e metionina. L’assenza di uno dei tre amminoacidi, non consente la produzione endogena di creatina.
La creatina è una molecola direttamente coinvolta nel metabolismo energetico.
La molecola che il nostro organismo utilizza come energia è l’ATP. Una volta utilizzata l’ATP, si scarica perdendo uno dei suoi tre gruppi fosfato e si trasforma in ADP. La creatina (nel muscolo presente sottoforma di fosfocreatina) funge da donatore del gruppo fosfato all’ADP, ritrasformandola in ATP, pronta per essere utilizzata come energia (Liangliang J. et all. 2019 Slc6a8-Mediated Creatine Uptake and Accumulation Reprogram Macrophage Polarization via Regulating Cytokine Responses).
L’arginina è anche il precursore dell’ossido nitrico (NO). Come dimostrano gli studi scientifici, un’assunzione giornaliera tra i 3 e gli 8 grammi, sembra avere un effetto benefico sulla produzione di ossido nitrico, un vasodilatatore naturale (Rainer H.B. 2014 The pharmacodynamics of L-arginine). Questa molecola consente di regolarizzare la pressione sanguigna, apportando benefici al sistema cardiocircolatorio, con proprietà protettive nei confronti dell’aterosclerosi (Suhr et al, Int J Mol Sci, 2013). Per gli sportivi consente un maggiore afflusso di sangue, che facilita il riscaldamento prima dell’allenamento, un apporto di nutrienti e di ossigeno migliori (migliore performance) e un efficace meccanismo di eliminazione dei metaboliti di scarto dovuti all’allenamento.
I maggiori effetti si riscontrano con un’assunzione combinata di arginina e citrullina, entrambi amminoacidi precursori dell’ossido nitrico.
Questo amminoacido inoltre è coinvolto nel sistema immunitario, in quanto i Linfociti T dipendono dall’arginina per diversi fattori, tra cui la loro produzione, il funzionamento del sistema TCR (il sistema che permette ai linfociti di riconoscere i patogeni) e lo sviluppo della memoria di un determinato patogeno (Petar J.P. 2007 Arginine and immunity).
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