Gli integratori sono pericolosi?
Spesso viene fatta confusione quando si parla di integratori alimentari. I dati oggettivi e scientificamente misurabili, quelli sui quali ci si dovrebbe concentrare, vengono mischiati e confusi in mezzo a opinioni, fazioni, opinioni di esperti e non esperti del settore, claims del marketing, presunti guru dell’alimentazione e influencer.
Una delle domande ricorrenti è se gli integratori sono pericolosi, e ognuno ha la sua personale opinione.
Ma cerchiamo di fare chiarezza facendo un passetto indietro e domandiamoci prima:
COSA SONO GLI INTEGRATORI?
Tecnicamente gli integratori sono degli alimenti. Può sembrare strano, visto il formato in cui si presentano (compresse, capsule, polveri) che possono ricordarci i farmaci che acquistiamo in farmacia.
In realtà gli integratori non hanno nulla da spartire con i farmaci. Gli integratori contengono, infatti, nutrienti (o miscele di nutrienti) naturalmente presenti negli alimenti, in forma selezionata e/o concentrata.
I nutrienti sono molecole naturali che il nostro corpo è in grado di gestire e utilizzare per le proprie funzioni, in quanto le conosce da migliaia e migliaia di anni, diversamente dai farmaci, che sono molecole artificiali.
Il corpo utilizza questi nutrienti, ad esempio la vitamina C (acido ascorbico), riconoscendone la struttura chimica. La vitamina C, sia che essa provenga da un alimento (ad esempio un’arancia) sia che sia contenuta in un integratore, viene utilizzata dal nostro corpo alla stessa maniera.
MA GLI INTEGRATORI POSSONO ESSERE DANNOSI AL NOSTRO ORGANISMO?
C’è chi pensa che l’assunzione di integratori sia causa di ipervitaminosi o danni ai reni, ma sono convinzioni ingiustificate nelle persone sane che rispettano le indicazioni d’uso.
È molto più probabile avere danni alla salute con un’alimentazione ricca di grassi saturi, zuccheri e sale.
Infatti, lo stile di vita occidentale frenetico e i vari processi industriali (come la raffinazione degli alimenti) possono aumentare la possibilità di incorrere in squilibri nutrizionali. Per fare alcuni esempi comuni, molti di noi sono carenti di una o più vitamine (mangiamo frutta e verdura ad ogni pasto, colazione compresa?), di acidi grassi omega 3 (chi mangia pesce almeno 2-3 volte a settimana?), e spesso non raggiungiamo il fabbisogno proteico giornaliero consigliato.
L’integrazione alimentare ha appunto il ruolo di colmare queste carenze o microcarenze. Arrivare in condizioni di eccesso rispettando le dosi consigliate è altamente improbabile!
Inoltre, gli organi competenti italiani ed europei (il Ministero della Salute e l’European Food Safety Authority) stabiliscono con attenzione i quantitativi massimi di un dato nutriente che può essere inserito all’interno di un integratore. Questi limiti di apporto sono stabiliti in maniera prudenziale e cautelativa, ovvero sono ben distanti dalla quantità alla quale possono esserci dei rischi reali alla salute, mettendo ancor di più in completa sicurezza l’assunzione di un integratore da parte del consumatore.
Ovviamente bisogna attenersi alle dosi consigliate.
Esagerare è sempre sbagliato, sia in campo di integrazione alimentare sia in campo di alimentazione.
Addirittura, anche l’acqua stessa, il nutriente più importante, se assunta in eccesso (circa 5 litri in poche ore) può essere tossica, in quanto iperdiluisce l’organismo (avvelenamento da acqua).
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In breve:
Gli integratori alimentari sono una fonte di nutrienti, così come lo sono gli alimenti. Gli integratori non sono farmaci. L’integrazione alimentare, come dice il nome stesso, integra l’alimentazione, e non solo è sicura per la salute, ma rappresenta un possibile strumento per migliorare la salute stessa in caso di carenze nutrizionali.