Acido aspartico: benefici, meccanismi d’azione e utilizzo

L’acido aspartico è un amminoacido non essenziale presente in due forme stereoisomeriche: L-acido aspartico e D-acido aspartico (DAA). Le molecole stereoisomeriche hanno la stessa formula chimica ma una diversa disposizione spaziale degli atomi, rendendole non sovrapponibili, come le mani destra e sinistra. La forma “L” è comunemente utilizzata nella sintesi proteica, mentre l’acido D-aspartico (DAA) è biologicamente attivo in altri processi specifici. In particolare, il DAA si trova in tessuti come l’ipofisi, i testicoli e la ghiandola pineale, dove agisce come neuromodulatore e regolatore nella sintesi e nel rilascio di ormoni. Negli ultimi anni, l’acido D-aspartico ha attirato l’attenzione scientifica per i suoi potenziali effetti sull’aumento dei livelli di testosterone e sul miglioramento della fertilità maschile.

Meccanismi d’azione dell’acido aspartico

Ruolo dell’acido aspartico nel sistema endocrino

Il DAA è coinvolto nella regolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi. Nell’ipotalamo, stimola il rilascio dell’ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH), che a sua volta induce l’ipofisi a secernere l’ormone luteinizzante (LH). L’LH agisce sui testicoli, promuovendo la sintesi di testosterone nelle cellule di Leydig. Questo meccanismo è stato evidenziato in studi su modelli animali e umani, suggerendo che l’integrazione con DAA possa aumentare i livelli di testosterone attraverso questa via endocrina.

Sintesi e metabolismo del DAA

Il DAA è prodotto naturalmente dal nostro corpo a partire da un altro amminoacido, l’acido L-aspartico, attraverso un processo chimico controllato da un enzima chiamato aspartato racemasi. Una volta formato, il DAA si accumula facilmente nei tessuti del sistema nervoso e ormonale, dove svolge importanti funzioni biologiche. Alcuni studi hanno mostrato che assumere DAA come integratore aumenta la sua presenza nei tessuti specifici, indicando che il nostro corpo lo trasporta e lo immagazzina in modo efficace.

Benefici dell’acido aspartico

1. Aumento dei livelli di testosterone

L’integrazione con DAA è stata proposta come metodo per aumentare i livelli di testosterone, soprattutto in individui con livelli bassi o normali di questo ormone. Uno studio condotto su uomini sani ha riportato un incremento significativo dei livelli di testosterone dopo 12 giorni di assunzione di DAA. Tuttavia, ricerche successive hanno prodotto risultati contrastanti. Ad esempio, uno studio del 2015 non ha rilevato aumenti significativi nei livelli di testosterone in uomini allenati dopo un periodo di integrazione con DAA. Queste discrepanze suggeriscono che l’efficacia del DAA possa dipendere da vari fattori, tra cui lo stato di salute, i livelli basali di testosterone e la durata dell’integrazione.

2. Impatto sulla fertilità maschile

Il DAA è stato studiato per i suoi potenziali effetti sulla fertilità maschile, dimostrando in alcuni esperimenti la capacità di migliorare la qualità dello sperma e di supportare la produzione di testosterone nei testicoli.

I benefici del DAA sulla fertilità maschile sono stati esplorati principalmente in modelli animali, resta ancora da chiarire se questi effetti siano traducibili agli esseri umani. Gli studi indicano che il DAA può migliorare la qualità dello sperma modulando l’attività delle gonadi durante la spermatogenesi.

Un recente studio ha investigato l’effetto dell’integrazione di sodio D-aspartato sulla qualità dello sperma in pazienti sub-fertili e sul tasso di gravidanze delle loro partner. Lo studio ha coinvolto 60 uomini, divisi tra affetti da oligo-asthenozoospermia e asthenozoospermia, trattati con D-aspartato per 90 giorni. I risultati mostrano un significativo aumento della concentrazione e motilità degli spermatozoi. Nei pazienti oligo-asthenozoospermici, la concentrazione è raddoppiata (da 8,2 a 16,5 milioni/ml), mentre nei pazienti asthenozoospermici è aumentata di 1,6 volte (da 29,9 a 48,7 milioni/ml). La motilità rapida degli spermatozoi è migliorata in modo analogo.

3. Effetti sulle prestazioni atletiche

Nonostante l’associazione tra livelli elevati di testosterone e miglioramento delle prestazioni fisiche, gli studi sull’efficacia del DAA come ergogenico sono limitati e inconcludenti. Alcune ricerche non hanno evidenziato miglioramenti significativi nella forza o nella massa muscolare in atleti che assumevano DAA. Pertanto, l’uso del DAA per incrementare le performance atletiche rimane controverso e necessita di ulteriori approfondimenti.

Uso nell’integrazione alimentare

1. Forme disponibili e dosaggio

Gli integratori di DAA si trovano comunemente in polvere, capsule e compresse. La dose raccomandata è intorno ai 1000 mg ai 3000 mg al giorno, spesso suddivise in due somministrazioni. Tuttavia, alcuni produttori suggeriscono cicli di assunzione di 12-15 giorni seguiti da una pausa di 7 giorni per evitare potenziali effetti di sovradosaggio, come l’abbassamento della sensibilità recettoriale.

L’ Acido D-aspartico è presente nel nostro TESTO PLUS proprio perchè questo amminoacido presente nella ghiandola pituitaria e nei testicoli ha un fondamentale ruolo nella regolazione del rilascio e della sintesi dell’ormone LH (ormone luteinizzante) e del testosterone (Topo et al., Reproductive Biology and Endocrinology, 2009, 7:20).

2. Sicurezza e controindicazioni

L’acido aspartico è un amminoacido endogeno e non essenziale, quindi già prodotto e presente naturalmente nel nostro corpo. Lo troviamo principalmente a livello del sistema nervoso ed endocrino. Sebbene il DAA sia generalmente considerato sicuro, alcuni utenti hanno riportato effetti collaterali minori come mal di testa, irritabilità e insonnia. Studi sugli animali hanno suggerito che dosi molto elevate potrebbero alterare l’omeostasi ormonale, sottolineando l’importanza di non superare le dosi consigliate. È sempre raccomandabile consultare un medico prima di iniziare l’uso di qualsiasi integratore, specialmente in presenza di condizioni mediche preesistenti.

Considerazioni critiche e ricerche future

1. Limiti degli Studi Esistenti

Molti studi sull’acido aspartico hanno coinvolto campioni di piccole dimensioni o non hanno valutato l’effetto a lungo termine. Alcune ricerche hanno anche evidenziato risultati contrastanti: per esempio, mentre alcuni studi hanno dimostrato un aumento dei livelli di testosterone, altri non hanno rilevato cambiamenti significativi nei soggetti sani. Questo indica la necessità di ulteriori studi con campioni più ampi e una migliore progettazione.

2. Aree promettenti di ricerca

Le future ricerche potrebbero esplorare:

  • Gli effetti del DAA sulle donne, un’area ancora poco studiata.
  • Le sue interazioni con altri integratori, come la vitamina D o lo zinco, il Tribulus terrestris o la Maca noti per influenzare la sintesi di testosterone.
  • Il suo potenziale utilizzo come trattamento coadiuvante per disturbi riproduttivi o disfunzioni ormonali.

Conclusione

L’acido aspartico è un composto promettente con effetti documentati sull’aumento del testosterone e il miglioramento della fertilità maschile. Tuttavia, la sua efficacia può variare in base alle condizioni di salute e al livello ormonale di base dell’individuo. Sebbene sia generalmente sicuro, è essenziale utilizzare il DAA in modo responsabile, seguendo le dosi raccomandate e consultando un medico o un nutrizionista prima di iniziare l’integrazione.

L’integrazione alimentare con DAA rappresenta un’opportunità interessante, ma vanno considerati sia i benefici potenziali che le limitazioni degli studi attuali.

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