La Vitamina C

L’acido ascorbico è una sostanza fondamentale per la salute degli esseri viventi. La sua enorme importanza è espressa in particolare dal nome con cui è maggiormente conosciuto: vitamina C. Una “vitamina” è infatti una sostanza essenziale per le nostre funzioni vitali (senza non si vive!) e che il nostro corpo non è in grado di costruirsi da solo, dovendolo quindi necessariamente assumere tramite la nutrizione.

La vitamina C partecipa ad un enorme numero di reazioni biochimiche nel corpo umano. Nelle nostre cellule e nel sangue è uno dei principali agenti antiossidanti, in grado di inattivare i radicali liberi e di svolgere un’azione antinfiammatoria. La vitamina C, inoltre, ottimizza l’assorbimento del ferro nell’intestino ed è un cofattore essenziale per la produzione del collagene. Il collagene è una proteina del corpo che dà struttura a molti tessuti, tra cui tendini, articolazioni, denti, pelle e vasi sanguigni: in pratica, il collagene “tiene unito” il nostro corpo! Non stupiscono quindi le conseguenze catastrofiche della carenza di vitamina C presenti nella malattia dello scorbuto, nel quale i tessuti, in assenza di collagene, si indeboliscono e infine collassano e si lacerano. Nel 1747 il medico scozzese James Lind scoprì che, per curare questa devastante malattia nei marinai della flotta inglese, bastava introdurre arance e limoni nella loro dieta!

Secondo le direttive dell’Unione Europea e del Ministero della Salute Italiano i valori raccomandati (VNR) di vitamina C da assumere giornalmente corrispondono a 80 mg di vitamina C (circa il contenuto di un’arancia). Tuttavia, questo valore rappresenta il quantitativo necessario per non avere una carenza di vitamina C. Per poter sfruttare a pieno i vantaggi della vitamina C nel sostegno della nostra salute è necessario invece un dosaggio maggiore.

Cibi contenenti vitamina C sono gli agrumi, i kiwi, i peperoni, i frutti di bosco, i pomodori, i broccoli, i cavoletti di Bruxelles e altri ortaggi a foglia. Va tuttavia considerato che la vitamina C è un nutriente piuttosto sensibile e viene degradata sia con la cottura che con la conservazione e trasformazione industriale degli alimenti. È inattivata anche dalla luce: quando ci prepariamo una spremuta d’arancia è perciò consigliabile berla rapidamente per assicurarci tutta la vitamina C integra in essa contenuta. Inoltre, la capacità dell’organismo di assorbire la vitamina C è ridotta dall’assunzione di alcool, fumo, malattie virali, utilizzo di antibiotici e inquinamento (Chambial et al., Ind J Clin Biochem, 2013).

La vitamina C è un prezioso alleato contro le infezioni per la sua capacità di potenziare il sistema immunitario e di partecipare alla produzione e differenziamento di nuovi globuli bianchi (Carr & Maggini, Nutrients, 2017). La vitamina C può alleviare i sintomi e ridurre la durata del comune raffreddore (Chambial et al., Ind J Clin Biochem, 2013). Altri studi hanno inoltre suggerito che la vitamina C contribuisce a prevenire ed attenuare i sintomi delle infezioni respiratorie virali (Gorton & Jarvis, JMPT, 1999). In particolare, una recentissima metanalisi pubblicata nel febbraio 2020, ha dimostrato che una supplementazione di vitamina C a dosaggi compresi tra 1 e 6 grammi al giorno ha migliorato significativamente le condizioni di pazienti aventi patologie respiratorie (Hemilä & Chalker, J Intensive Care, 2020).

Suggerimenti +Watt

Modo d’uso: si consiglia di assumere 1 grammo di vitamina C al giorno.

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